Il Corallo Nero di Scilla
Una straordinaria scoperta, nel Mare di Calabria, è stata la più grande foresta di corallo nero (Antipathella subpinnata), con circa 30.000 colonie presenti sui fondali rocciosi vicino a Scilla, tra i 50 e i 110 metri di profondità, mai stata vista prima in nessuna parte del mondo.
Con grande stupore, i ricercatori marini dell’ISPRA (ex-ICRAM), calandosi nelle profondità marine, hanno potuto osservare specie mai viste finora. Grazie al sofisticato robot sottomarino, di proprietà dell’ISPRA, utilizzato per le analisi e comandato dalla superficie è stato possibile raccogliere campioni ed osservare immagini e filmati ad alta definizione fino alla profondità di 400 metri. Attraverso tali attività, realizzate grazie al progetto sul monitoraggio della biodiversità marina della Calabria (Mo.Bio.Mar.Cal.), iniziato nel 2005 e finanziato dall’Assessorato all’Ambiente della Regione Calabria, è stato possibile studiare numerose specie di coralli, gorgonie, alcionari, pennatulacei e pesci rarissimi, molti dei quali non erano mai stati osservati nel loro ambiente naturale. Nel Golfo di Lamezia sono state osservate, a circa 150 metri di profondità, per la prima volta nel loro ambiente naturale, cinque colonie di un’altra specie di corallo nero, il rarissimo Antipathes dicotoma. Fino a quel momento, nel mondo sono stati raccolti e studiati solo 5 esemplari: l'ultimo è stato raccolto nel Golfo di Napoli nel 1946 ed è stato donato al Museo dell'Università di Harvard negli Stati Uniti.
Scilla non è l'unico sito in Calabria in cui sono presenti “praterie” di Corallo nero (Antipatella subpinnata).
Le foto di seguito sono state scattate in prossimità dell’Area Marina degli “Scogli di Isca”.