L’Ente Parchi Marini Regionali (EPMR) della Calabria è stato designato dalla Giunta Regionale (D.G.R. n. 378/2018) quale Ente Gestore di 28 Zone Speciali di Conservazione (Z.S.C.), 20 delle quali esterne alla perimetrazione dei parchi marini. Le 28 Z.S.C. sono distribuite in tutto il territorio costiero regionale, per un’estensione totale di 12.816 ha.

L’E.P.M.R., attraverso la Misura 7 del P.S.R. Calabria 2014 – 2020, ha provveduto alla stesura dei Piani di Gestione di tutti i 28 ex S.I.C.,  della Rete regionale Natura 2000, di propria competenza.

Il Piano di Gestione, come noto, è lo strumento per programmare e regolamentare le attività all’interno dei siti. La c.d. Direttiva Habitat (Direttiva 92/43/CEE ), all’articolo 6, specifica che il piano deve integrare gli aspetti naturalistici con quelli socio-economici ed amministrativi, al fine di mantenere uno “stato di conservazione soddisfacente” in cui, “le aree di distribuzione degli habitat e specie siano stabili o in espansione e le condizioni ambientali tali da garantirne la presenza e la permanenza a lungo termine”.

Nei piani sono stati individuati gli obiettivi, le strategie gestionali, le misure regolamentari ed amministrative da adottare, nonché gli interventi necessari, predisponendo un programma di monitoraggio, basato su specifici indicatori, che consenta la verifica dell’efficacia della gestione applicata.

I Piani sono stati definiti a partire dalla stesura dei “quadri conoscitivi”, delle singole aree territoriali, considerando gli elementi caratterizzanti il sito, quali il quadro normativo, la descrizione fisica-territoriale, abiotica, biologica, socio-economica, etc., le valenze naturalistiche,  i fattori di pressione e gli impatti, ovvero procedendo alla “valutazione delle esigenze ecologiche e dello stato di conservazione di habitat e specie”.

Si è definito, quindi, per ogni sito,  il “quadro di gestione”, che contiene la definizione degli obiettivi di conservazione, le azioni e la valutazione dell’attuazione dei Piani. La strategia di gestione è la concretizzazione degli obiettivi, attraverso specifiche azioni/interventi e di fruibilità del sito  definiti in 5 tipologie:

·  interventi attivi, finalizzati a rimuovere e/o ridurre un fattore di disturbo o ad “orientare” una dinamica naturale;

· regolamentazioni, riguardo comportamenti, individuali o della collettività, da adottare e che hanno valore di cogenza quando l’autorità di gestione attribuisce significato di norma o di regola;

· incentivazioni, che sollecitano l’introduzione a livello locale di pratiche, procedure o metodologie (agricole, forestali, produttive ecc.);

· programmi didattici, finalizzati alla diffusione di modelli di comportamenti sostenibili, attraverso il coinvolgimento delle popolazioni;

· programmi di monitoraggio e/o ricerca, per misurare lo stato di habitat e specie e verificare il successo delle azioni proposte, ottenere approfondimenti necessari a meglio definire gli indirizzi di gestione e a tarare la strategia individuata.

Come previsto dagli articoli 11 e 17 della Direttiva, la gestione dovrà prevedere una raccolta e analisi sistematica, periodica di dati confrontabili. Tale monitoraggio, attraverso criteri e indicatori misurabili e verificabili, consentirà la valutazione dei risultati raggiunti e la verifica dell’efficacia complessiva delle azioni intraprese anche, eventualmente, per adattare e/o rettificare la strategia.

Gli indicatori idonei possono essere di caratterizzazione o stato (S), per delineare la situazione reale del sistema, ossia lo stato degli habitat e delle specie, e indicatori di risposta (R), per poter stabilire l’effetto e l’efficacia delle azioni previste. Il Piano di Gestione, quindi, andrà inquadrato in un processo dinamico e continuo (gestione adattativa).

• Distribuzione ZSC
  
  

• IT9310033 Fondali di Capo Tirone

• IT9310034 Isola di Dino

• IT9310035 Fondali Isola di Dino-Capo Scalea

• IT9310036 Fondali Isola di Cirella-Diamante

• IT9310037 Isola di Cirella

• IT9310038 Scogliera dei Rizzi

• IT9310039 Fondali Scogli di Isca

• IT9310040 Montegiordano Marina

• IT9310045 Macchia della Bura

• IT9310048 Fondali Crosia-Pietra Paola - Cariati

• IT9310051 Dune di Camigliano

• IT9320095 Foce Neto

• IT9320100 Dune di Marinella

• IT9320106 Steccato di Cutro e Costa delSteccato di Cutro e Costa delTurchese

• IT9320185 Fondali di Staletti

• IT9330087 Lago La Vota

• IT9330088 Palude di Imbutillo

• IT9330089 Dune dell'Angitola

• IT9330098 Oasi di Scolacium

• IT9330105 Foce del Crocchio - Cropani

• IT9330107 Dune di Isca

• IT9330108 Dune di Guardavalle

• IT9330184 Scogliera di Staletti

• IT9340091 Zona costiera fra Briatico e Nicotera

• IT9340092 Fondali di Pizzo Calabro

• IT9340093 Fondali di Capo Vaticano

• IT9340094 Fondali capo Cozzo-S.Irene

• IT9350160 Spiaggia di Brancaleone

QUALITA’ DATI DA FORMULARI 2022

Data quality: G = 'Good' (e.g. based on surveys); M = 'Moderate' (e.g. based on partial data with some extrapolation); P = 'Poor' (e.g. rough estimation)

Data quality: G = 'Good' (e.g. based on surveys); M = 'Moderate' (e.g. based on partial data with some extrapolation); P = 'Poor' (e.g. rough estimation); VP = 'Very poor' (use this category only, if not even a rough estimation of the population size can be made, in this case the fields for population size can remain empty, but the field "Abundance categories" has to be filled in)

P = present - to fill if data are deficient (DD) or in addition to population size information