Progetto sostenuto dal PNRR per la salvaguardia delle aree marine della Calabria
L'Ente per i Parchi Marini Regionali della Calabria, soggetto attuatore del progetto, promuove la realizzazione di campi di ormeggio ecocompatibili per ridurre l’impatto dell’ancoraggio libero sui fondali marini, tutelare gli habitat sensibili e garantire una fruizione sostenibile del mare.
Finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente 4 “Tutela del territorio e della risorsa idrica”, Investimento 3.5 “Ripristino e tutela dei fondali e degli habitat marini”, il progetto prende il nome di “Campi Ormeggio per la tutela di habitat sensibili nelle aree protette”.



Obiettivi del progetto
Proteggere le praterie di Posidonia oceanica e Cymodocea nodosa, habitat fondamentali per la biodiversità marina e la stabilità costiera.
Regolamentare l’attività di diporto nautico, riducendo i danni causati dalle ancore tradizionali.
Promuovere un turismo sostenibile nelle aree marine protette della Calabria.
Monitorare e gestire in modo attivo i flussi nautici nei tratti di mare più delicati.

Dove verranno realizzati i campi boe
Il progetto prevede la realizzazione di 16 campi boe per un totale di 242 punti di ormeggio, distribuiti tra la costa tirrenica e quella jonica della Calabria, in corrispondenza di aree a elevato valore ambientale:
Parco Fondali di Capocozzo (5 campi)
Parco Riviera dei Cedri (4 campi)
Parco Costa dei Gelsomini (2 campi)
Parco Baia di Soverato (2 campi)
ZSC Fondali di Stalettì (2 campi)
ZSC Fondali di Crosia–Pietrapaola–Cariati (1 campo)

Gli step principali del progetto
Approvazione dello studio di fattibilità (gennaio 2023 – Decreto Commissariale n. 12)
Avvio della Conferenza dei Servizi (luglio 2024)
Chiusura e approvazione del progetto (ottobre 2024)
Adeguamento tecnico su richiesta ISPRA con aggiornamento dei sistemi di ancoraggio
Redazione del progetto esecutivo (affidato a Sigma S.r.l. STP)
Avvio dei lavori per la realizzazione dei campi boe nei siti approvati

Tutela ambientale come priorità
Il progetto si inserisce pienamente nella missione dell’Ente per i Parchi Marini Regionali della Calabria, che è strumento tecnico-operativo della Regione Calabria per la conservazione del patrimonio marino e costiero.
L’Ente ha operato:
in coordinamento con ISPRA e le Soprintendenze per le verifiche ambientali e archeologiche;
con l’ausilio di rilievi sonar e ROV per la mappatura dei fondali;
secondo le direttive Natura 2000 e le misure di conservazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC).
Sistemi di ormeggio sostenibili
L’Ente ha adottato un approccio fondato sul principio di massima precauzione nella scelta delle tecnologie di ancoraggio, selezionando i sistemi meno invasivi:
| Sistema utilizzato | |
---|---|---|
Habitat sensibili (es. Posidonia) | Manta Ray o ancoraggi elicoidali | |
Fondali sabbiosi a basso pregio | Corpi morti SEAFRIENDLY in calcestruzzo |
Tutti i 137 punti di ormeggio lungo la costa tirrenica utilizzeranno esclusivamente sistemi Manta Ray o elicoidali, mentre lungo la costa jonica sono previsti 60 ormeggi con ancoraggi leggeri e 45 con corpi morti a basso impatto.
Questi dispositivi consentono l’ormeggio senza danneggiare il fondale, evitando lo “strascico” delle ancore tradizionali, una delle principali cause di regressione delle praterie marine.

Fasi di installazione dei sistemi “Manta Ray”
Scheda sintetica del progetto
Voce | Dati Principali |
---|---|
Titolo progetto | Campi Ormeggio per la tutela di habitat sensibili |
Ente attuatore | Ente per i Parchi Marini Regionali della Calabria |
Fonte di finanziamento | PNRR – Investimento 3.5 – Missione 2, Componente 4 |
Importo finanziato | € 2.330.000,00 |
Campi boe previsti | 16 |
Punti di ormeggio totali | 242 (137 Tirreno, 105 Ionio) |
Sistemi di ormeggio | Manta Ray, elicoidali, SEAFRIENDLY |
Finalità | Salvaguardia habitat, gestione turistica sostenibile, protezione praterie marine |
L’impegno dell’Ente per i Parchi Marini Regionali
Con questa iniziativa, l’Ente ribadisce il proprio impegno per conciliare tutela ambientale e fruizione turistica, proteggendo uno dei patrimoni naturali più preziosi del Mediterraneo.